L’esposizione, in mostra dal 26 Novembre 2022 al 1 maggio 2023, valorizza  la figura di Leonardo da Vinci riconosciuto come genio universale, supremo  ingegnere e scienziato del Rinascimento; non fu infatti esclusivamente un artista, ma uomo che con i suoi studi ed invenzioni , applicando il metodo scientifico ad ogni aspetto della vita,  fornì un vero e proprio modello di nuovo uomo rinascimentale . Come inventore Leonardo sviluppò una mentalità nuova ed unica rispetto alle macchine e ai meccanismi: comprendendo come ogni singola parte di un meccanismo poteva lavorare, riuscì a immaginare modifiche, a combinare in modo nuovo le diverse parti e migliorare le macchine esistenti oppure creare invenzioni mai viste prima. Il fascino di Leonardo verso le macchine iniziò probabilmente in gioventù. Da apprendista nello studio del Verrocchio, Leonardo osservò ed utilizzò una varietà di macchine. Studiandole ottenne una conoscenza pratica rispetto alla loro progettazione e alla loro struttura. Inoltre il suo talento come illustratore gli permise di disegnare le sue idee di meccanismi con grande chiarezza e dettaglio , infatti proprio molti dei suoi disegni possono essere utilizzati come riferimento per creare modelli perfettamente funzionanti. L’esposizione “L’ingegno di Leonardo: le macchine” presenta accurate ricostruzioni delle macchine di Leonardo. I modelli interattivi in mostra sono modelli funzionanti realizzati artigianalmente da disegni e progetti di Leonardo contenuti nei Codici. Oltre 50 modelli che aiuteranno a scoprire come il pensiero di Leonardo sia ancora attuale e come molte macchine e meccanismi che progettò abbiano trovato sviluppo , implementazione e utilizzo concreto in diversi settori delle attività umane, dall’ingegneria civile ed idraulica al settore della difesa, della meccanica e delle componenti aereonautiche e navali. Gli spazi gioco laboratoriali sono parte dell’esposizione e dedicati a comprendere principi di fisica e meccanica in modo divertente. Le competenze pratiche apprese dai bambini consentono la comprensione delle basi dei meccanismi, dell’ingegneria e della meccanica grazie a semplici modelli.

Tra i modelli in esposizione troviamo:

IL VOLO

VITE AEREA

E’ ampliamente riconosciuta  come l’antenato dell’elicottero, per progettarla prese spunto dalla conformazione delle vele navali  mentre il meccanismo di rotazione rappresenta una assoluta novità.

ORNITOTTERO VERTICALE

Rappresenta un’altra delle macchine volanti visionarie di Leonardo. Il pilota si inserisce al centro del meccanismo e muovendo braccia, gambe e testa è in grado di far spiccare il volo alla navicella in maniera ascensionale.

STUDIO D’ALA UNITA

Dopo aver studiato attentamente l’anatomia degli uccelli Leonardo decise di applicare le caratterisitiche rilevate nei volatili alle proprie macchine volanti. Per la struttura dell’ala si ispirò a quella dei pipistrelli. Vari studi sul disegno contenuto nel Codice Atlantico  sostengono che l’ala fosse anche destinata  alla riproduzione del volo di angeli e demoni in spettacoli teatrali e religiosi.

PARACADUTE

Il paracadute di Leonardo era costituito da una struttura piramidale  rivestita di lino inamidato  e accumulava a ria al suo interno. L’aria doveva spingerlo verso l’alto rallentando così la sua caduta.

ALIANTE

Rappresenta un importantissimo progresso tecnico scientifico negli studi di Leonardo sul volo dell’uomo. Leonardo intuisce l’importanza dell’aerodinamica osservando le ali dei pipistrelli e dei grandi volatili. Grazie a carrucole a maniglie  il pilota sarà così in grado di battere le ali esterne mentre rimane in posizione verticale  al centro della macchina.

LA GUERRA

CARRO FALCIANTE

Testimonia  lo studio dell’antichità da parte di Leonardo, infatti  i carri da guerra erano largamente diffusi nelle civiltà mesopotamiche, nell’antico Egitto, nell’antica Grecia e Roma. Leonardo partì dallo studio della struttura del carro  da guerra e ne potenziò l’efficacia delle falci tramite un ingranaggio a lanterna  nella gabbia centrale  collegato alle ruote del carro. Più velocemente corre il cavallo, tanto più velocemente girano le falci  e letali sono i suoi effetti.

CARRARMATO

Nel 1485 Leonardo da Vinci  realizza un carro coperto , alto 3 metri. E’ corredato di una torretta interna per l’osservazione del campo di battaglia. I cannoni sono disposti intorno allo scafo per sparare in ogni direzione. Per il movimento necessita  di soli 8 uomini che muovono ingranaggi dentati interni. Nel suo progetto precedente  dovevano essere i cavalli a muovere il carro, ma durante le battaglie i cavalli imbizzarrivano  per lo strepitio e gli scoppi dei cannoni.

PROIETTILI OGIVALI

Leonardo comprese  la funzione dell’aria  nella traiettoria dei proiettili così progettò proiettili ogivali che risultano incredibilmente moderni per la loro forma aerodinamica  e per le alette direzionali.

CANNONE A REGOLAZIONE

Le sue idee sulla manovrabilità delle macchine da guerra sono raccolte nel Codice Atlantico, in questo caso riferite a un cannone.

PONTE ARCUATO

E’ un semplice ponte con un semplice processo di assemblaggio realizzato con l’incastro di tronchi di legno.

LAVORARE IN SICUREZZA

ALZACOLONNA

Questa macchina è il risultato dell’incontro tra Leonardo e Francesco di Giorgio Martini. Questa macchina permette di facilitare il lavoro di cantiere  e di garantire una maggiore sicurezza durante le operazioni di sollevamento.

MARTELLO A CAMME

Nella lavorazione e forgiatura dei metalli la manovella consentiva al fabbro di muovere il martello in tutta sicurezza , allontanandosi dall’incudine e quindi dalla scintilla e dal fuoco.

E INOLTRE…

POLIEDRO

E’ il risultato di un’importante amicizia e collaborazione tra Leonardo e il matematico Luca Pacioli durante il loro soggiorno alla corte di Ludovico il Moro.

GIRARROSTO A VAPORE

Rappresenta una intelligente macchina da cucina. Sfrutta l’energia prodotta dal calore  del fuoco per far muovere una pala  posta in alto sul comignolo collegata direttamente allo spiedo tramite un sistema di catene.

CUSCINETTO A SFERE

La forza di attrito è una forza resistente che rende difficile il movimento e per risolvere il problema  Leonardo ricorre  al cuscinetto a sfere , molto simile a quello che ancora oggi è largamente usato.

INGRANAGGIO ELICOIDALE

Per ottimizzare la trasmissione del moto in una macchina , Leonardo progetta un meccanismo dove una vite senza fine mette in movimento una ruota dentate. E’ molto vicina ai sistemi di trasmissione della meccanica moderna.