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LA CITTÀ

Gubbio sorge ai piedi del monte Ingino, in posizione dominante e pittoresca in una conca allungata a ridosso della dorsale appenninica, circondata da un paesaggio naturalistico notevole, che alterna la pianura ai rilievi collinari e montuosi e un territorio vasto, percorso da una fitta rete di strade e sentieri e caratterizzato dalla presenza di rocche e castelli, pievi, monasteri e abbazie. Tra le più antiche città dell’Umbria, Gubbio (Ikuvium) fu un importante centro della civiltà degli antichi Umbri, come attestato dalle celebri Tavole Iguvine, divenuto poi nel 90 a.C. fiorente municipio romano di cui possiamo ancora ammirare l’imponente teatro, resti di domus con pregevoli mosaici e ricchi corredi funerari provenienti dalle necropoli sparse nel territorio. Distrutta dai Goti di Totila nel 552, fece parte del dominio bizantino e poi di quello longobardo. Costituitasi libero Comune nell’XII sec. sotto la guida spirituale del vescovo Ubaldo, con i Consoli al vertice affiancati successivamente dal Capitano del Popolo e dal Podestà, Gubbio raggiunse il massimo splendore nel XIII e XIV secolo quando assunse l’aspetto tipicamente medievale che ancora oggi la caratterizza. L’impianto urbanistico cruciforme divide la città in quattro quartieri e sviluppandosi sul pendio del monte dona visibilità all’intero abitato antico, mettendone in risalto i monumenti più importanti con un effetto scenografico forte e suggestivo. Al centro si staglia imponente il complesso architettonico trecentesco di Piazza Grande, l’audace piazza pensile su cui si affacciano i palazzi pubblici simbolo del governo comunale: Palazzo del Podestà, oggi sede del Municipio e Palazzo dei Consoli, sede del Museo civico. Possente ed elegante, dal tipico coronamento merlato e torre campanaria, Palazzo dei Consoli svetta sulla città con i suoi 60 metri di altezza, fissando nella memoria del viaggiatore l’immagine della città. Più in alto sorgono i luoghi del potere religioso, la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo e il Palazzo dei Canonici, attuale sede del Museo Diocesano, costruiti tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Gli edifici, dalle essenziali linee gotiche e interni preziosi, caratterizzano l’acropoli cittadina assieme a Palazzo Ducale, antica residenza dei conti e duchi di Urbino che dominarono Gubbio dal 1384 al 1631. Costruito tra il 1474 e il 1482 da Francesco di Giorgio Martini per volere di Federico da Montefeltro, il palazzo rappresenta la punta di diamante dell’arte rinascimentale in città. Nel periodo comunale l’insediarsi degli Ordini Mendicanti e di molte Confraternite impegnate nelle opere di carità portò alla costruzione di chiese ed edifici che definirono ulteriormente l’architettura cittadina e si distinsero per prestigiose committenze artistiche. La chiesa di San Francesco, costruita nel luogo in cui il Santo ricevette il saio della povertà, si estende con l’omonimo convento nell’area dell’antico Campus Mercatalis, odierna Piazza Quaranta Martiri, condividendo lo spazio urbano animato dai giardini pubblici di gusto ottocentesco con la chiesa di Santa Maria dei Laici e le Logge dei Tiratori della lana, caratteristico edificio dal lungo porticato in origine sede dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordia, eretto nel 1326 dall’omonima Confraternita. La galleria superiore, aggiunta dai maestri lanaioli nel XVII sec. per stendervi i panni tinti, apre sul retrostante abitato del quartiere di San Giuliano, lasciando intravedere la bella facciata della chiesa di San Giovanni affiancata dal poderoso campanile a pianta quadrangolare. A nord ovest sorge, in posizione centrale nel quartiere di San Martino la chiesa di San Domenico, famosa per il prezioso lavoro d’intaglio e intarsio del coro, capolavoro di arte rinascimentale… La chiesa di San Agostino, nel borgo omonimo situato appena fuori le mura oltre il quartiere di Sant’Andrea, definisce il profilo della città verso est. Celebre per gli affreschi quattrocenteschi di Ottaviano Nelli, la chiesa si trova a poca distanza da un altro capolavoro del maestro, la Madonna del Belvedere nella chiesa di Santa Maria Nuova, uno degli esempi più raffinati del gotico internazionale in Umbria.Il paesaggio più a sud è caratterizzato dal complesso dell’antica abbazia benedettina di San Pietro nel quartiere omonimo, con la chiesa e l’ex-monastero modificati nel XVI sec. Diversi sono i luoghi di culto che custodiscono la memoria del messaggio francescano; oltre alla chiesa di San Francesco, la terza per importanza in Umbria, fuori le mura lungo l’antica strada che collegava Gubbio ad Assisi, sorge la chiesa della Vittorina, luogo dell’incontro tra San Francesco e il lupo di Gubbio, celebre episodio dei Fioretti. La chiesa di San Francesco della Pace nel centro cittadino custodisce la grotta in cui visse il lupo ammansito oltre al sepolcro che ne conservò il corpo. Di notevole interesse è la cinta muraria di Gubbio, edificata alla fine del XIII sec. e coincidente verso monte con il percorso delle più antiche mura umbre. Il circuito consente di fare il giro completo della città e conserva sei delle dodici porte originarie. Piacevole e suggestiva è la passeggiata di circa due chilometri sull’acquedotto medievale che dalle mura urbiche si snoda sulle pendici occidentali del Monte Ingino lungo la Gola del Bottaccione, luogo di grande valore storico-paesaggistico e sito scientifico di fama internazionale per la presenza di rocce sedimentarie che coprono una storia geologica di oltre 100 milioni di anni, dal Giurassico al Terziario. Nel versante opposto una singolare funivia risale il fianco del monte consentendo di raggiungere in pochi minuti la sommità dove si trova la basilica del patrono Sant’Ubaldo con i Ceri di Gubbio. Il panorama è veramente completo, all’ampia vista sulla città e la pianura si aggiunge quella sulla catena degli Appennini, visibile dalla Rocca.

DA NON PERDERE A GUBBIO

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