In occasione dell’evento di Paestum il 27 novembre, Fossato di Vico è stata protagonista con i suoi frammenti pergamenacei contenenti brani del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri, pezzo più unico che raro conservato presso l’Antiquarium della città e visitabile.

Nel programma è stato inserito l’intervento “Dai documenti di archivio emergono i versi di Dante, un caso di studio”, curato dall’istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro (ICPAL) e dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, i quali si sono già adoperati per recuperare e mettere in condizioni di sicurezza i frammenti.

In occasione della presentazione dello studio e del progetto sono intervenuti Eugenio Veca, vicedirettore dell’IPCAL,  Lorenzo Polidori, vicesindaco del comune di Fossato di Vico, Eleonora Giovagnoli, archivista, Giovanna Giubbini, soprintendente archivistico e bibliografico dell’Umbria, Maria Giovanna Fadiga, ambasciatrice e professoressa di paleografia presso IPCAL, e Maria Letizia Sebastiani, già dirigente IPCAL, come moderatrice e relatrice.

Frammento dantesco con canti mutili del VII Canto del Paradiso

Dopo i saluti del vicedirettore dell’IPCAL Lorenzo Polidori ha illustrato brevemente Fossato di Vico attraverso i sui peculiari aspetti paesaggistici, naturalistici e culturali: “È stata una bellissima esperienza e un’occasione unica per valorizzare ulteriormente i nostri documenti di archivio” – ha detto Polidori, –  “che in questi ultimi mesi hanno suscitato interesse all’interno della comunità scientifica. Questo evento ha permesso al nostro Comune di avere un palco nazionale dal quale esporre una delle nostre tante bellezze.” Eleonora Giovagnoli ha poi ripercorso le tappe della scoperta dei frammenti danteschi, avvenuta nel 2004, mentre Giovanna Giubbini ha esposto la tecnica del riuso a partire dal XVI secolo: è proprio questa pratica che ci ha permesso il recupero di frammenti, inseriti in antichi codici come materiale di rinforzo, in particolare presenti sulle coperte di testi giuridici cinquecenteschi, come nello straordinario caso dell’archivio storico di Fossato di Vico. Maria Letizia Sebastiani ha infine spiegato l’intervento di restauro presso l’IPCAL a cui sono stati sottoposte le pergamene all’inizio dell’anno 2021: un delicato recupero che ha permesso a tutti di poter ammirare i versi della Commedia.