Fossato di Vico vanta una lunga tradizione che la lega all’arte contemporanea fin dagli anni ’80, quando nacque il primissimo incontro tra artisti e castello, maturato poi nella manifestazione “Artisti a Fossato di Vico”. Le esposizioni presero ad interessare tutti gli spazi medievali del centro storico, in un contrasto parlante, in una simbiosi espressiva che caricava le opere di un significato tutto particolare e personale, anche in funzione di chi le osservava. L’arte contemporanea come mezzo di espressione, talvolta denuncia, in tempi in cui si sentiva un forte bisogno di comunicazione. Da qualche anno a questa parte la tradizione, momentaneamente interrotta, è stata nuovamente raccolta, e accolta, come veicolo emotivo in un mondo non troppo dissimile da quello di trenta o quaranta anni fa, ma completamente differente nei mezzi di comunicazione, nella velocità e nella loro propagazione.
Il 2022 la mostra “Era Nostra” rifletteva sulle dinamiche della vita, e giocando sull’ambiguità del titolo voleva essere punto di partenza per una nuova stagione d’arte senza rompere il filo col passato, ma riappropriandosene, facendolo suo, in un connubio perfetto con i grandi monumenti del passato medievale e antico che Fossato di Vico custodisce. Installazioni, scultura, pittura, luce e ombra per coinvolgere il visitatore in una bellezza atemporale, specchio del presente e illusione del passato, in inconsueti incontri tra affreschi medievali e forme plasmate nel metallo, tra scultura imperiale romana e pittura concettuale.
Il percorso è quindi proseguito nel 2023 con la mostra “Co ’l mezzo della virtù – L’Umbria e il Perugino”, collettiva itinerante che si è sviluppata tra più città, tra cui Perugia, Spello, Nocera Umbra e quindi anche Fossato di Vico, in un incontro tra mondi, quello del passaggio tra Medioevo ed Età Moderna, il tempo del Perugino e di Signorelli, e la nostra quotidianità, la nostra percezione di quel passato, dei suoi messaggi e delle sue figure. Un incontro tra linguaggi tradotto dagli artisti in pittura, fotografia e scultura, che a Fossato di Vico hanno trovato spazio negli storici locali delle Carceri, presso l’Auditorium di San Cristoforo e quindi in Antiquarium.
Il visitatore, a Fossato di Vico, ha quindi l’occasione di confrontare epoche tra loro solo apparentemente lontane: “A quella parte ove ‘l mondo è più vivo – personale di Alvaro Galassi”, dal 15 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024, svela il forte legame tra arte contemporanea e territorio, con la visione dell’artista della sua quotidianità e familiarità reinterpretate alla luce di un personale Rinascimento. Scorci di silenziosa campagna umbra si avvicinano alla pietra delle mura urbiche, ricordando la vita al tempo degli statuti comunali, sguardi, luci e colori veermeriani si avvicendano a scenari sognanti che ricordano composizioni di Bosch o Bruegel, in un’armonia non dissimile da quella dantesca per descrivere l’ascesa nei cieli paradisiaci.