L’EVANGELIARIO IN CHIAVE CONTEMPORANEA – LA DONAZIONE SARTORI ESPOSTA AL MUSEO DIOCESANO DI GUBBIO.

L’evangeliario è un libro liturgico cristiano in cui sono raccolti i quattro Vangeli. Esistono poi raccolte di brani dei Vangeli che sono letti durante la messa nei vari periodi dell’anno: si tratta degli evangelistari, molto diffusi nel medioevo e spesso confusi proprio con gli evangeliarî. In realtà la differenza appare immediatamente all’esame dei testi che, negli evangelistari, cominciano in genere con la formula In illo tempore (“A quel tempo”). I primi evangeliarî furono composti intorno al VII secolo. Molti di essi, impreziositi da disegni, miniature e ricche legature, costituiscono autentici tesori bibliografici. L’Evangeliario, prezioso e solenne, è l’unico che il diacono può portare in processione nei riti di introduzione: è il simbolo di Cristo, è il segno della sua presenza fra noi. Un libro-presenza che attira gli sguardi e la lode. Non si portano in processione bibbie o lezionari, ma solo l’Evangeliario. Deposto sull’altare, da lì presiede la liturgia della parola, fino a giungere all’ambone mentre si esegue il canto al Vangelo, per essere celebrato. L’Evangeliario è un simbolo importantissimo in alcune celebrazioni: sono proprio esse a farci capire il suo significato. Pensiamo, ad esempio, nelle ordinazioni episcopali: l’imposizione e la consegna dell’Evangeliario al vescovo appena ordinato mostra che tra i principali doveri dei vescovi vi è quello di annunziare agli uomini il Vangelo di Cristo. Durante la preghiera di ordinazione, mentre l’eletto rimane in piedi, il vescovo ordinante principale prende da un diacono l’Evangeliario e lo impone aperto sul capo dell’eletto. Due diaconi, in piedi alla destra e alla sinistra dell’ordinando, tengono l’Evangeliario sopra il suo capo finché la preghiera di ordinazione non è terminata. È commovente vedere un futuro vescovo sotto la custodia dell’Evangeliario. Terminata la preghiera di ordinazione, i diaconi tolgono l’Evangeliario finché non sarà consegnato all’ordinato, dopo l’unzione crismale. Al Museo Diocesano di Gubbio, ha trovato collocazione temporanea un edizione di Alessandro Sartori dell’evangeliario come opera contemporanea. Il testo è stato esposto con un apparato grafico di approfondimento sulle pagine più rappresentative miniate e decorate.

Alessandro Sartori  – Donazione Sartori Diocesi di Gubbio

Nato a Milano l’11 giugno 1945 e scomparso a Gubbio il 6 febbraio 2013, Alessandro Sartori, dopo gli studi superiori, consegue nel 1967 il diploma di regia e sceneggiatura alla Scuola del Cinema di Milano. A partire dal 1970 si trasferisce a Roma e inizia a collaborare con la RaiDopo esperienze formative all’estero, nel 1995 fonda a Milano il marchio editoriale ‘unaluna’, e inizia l’attività editoriale, stabilendo contatti in vari Pesi del mondo, in prevalenza Cina, Giappone e Stati Uniti.