Gualdo Tadino omaggia due talenti della propria città

Si intitola “Anime” la mostra bi-personale che il Polo Museale di Gualdo Tadino, con il patrocinio del Comune, nell’ambito dei progetti “Umbria Passaggio a Nord-Est”, con il contributo della Regione Umbria, ha il piacere di tributare a due artiste figlie di questa città, Monica Bozzi e Caterina Calabresi, che hanno fatto della loro esistenza una ricerca continua della bellezza, dell’espressività e della comunicazione che l’arte, in tutte le sue molteplici sfumature, può trasmettere. Venerdì 25 novembre alle ore 17.00, presso la galleria del Museo Casa Cajani, il progetto sarà inaugurato alla presenza del Sindaco Massimiliano Presciutti e dell’Assessore alla Cultura Barbara Bucari. A far incontrare i loro destini il mondo della scuola: l’una studente, Monica Bozzi, l’altra insegnante, Caterina Calabresi. “Passione, valori, racconti, studi, ricerche, esercizio artistico”, spiega Catia Monacelli, curatrice della mostra e direttore del Polo Museale, “questi gli ingredienti che a distanza di tempo hanno nutrito e continuano a soddisfare le lore “Anime” inquiete, affini, visionarie. Entrambe docenti, si muovono con disinvoltura nel mondo caleidoscopico dell’arte, senza farsi influenzare dalle mode del momento, convinte assertrici che l’espressione artistica non può che essere il risultato profondo del proprio sentire. L’arte non può ammiccare, l’arte quando è pura non si alimenta di intermediari, l’artista va oltre il comune sentire e le altrui aspettative, invade spazi e coscienze, in alcuni casi l’artista delizia i sensi, talune volte è semplicemente scomodo”. Il Polo Museale di Gualdo Tadino con forza le ha volute assieme per raccontare attraverso le preziose opere, percorsi artistici che sembrano per certi versi toccarsi, sfiorarsi, compenetrarsi; così come nell’immagine grafica che presenta la mostra, un punto di contatto, una fusione, che ha vestito il loro progetto della forma ovoidale che spesso campeggia nei rispettivi manufatti: le “Matrioske” di Monica _ madri, donne, figlie_,  contro ogni guerra, sopraffazione, violenza e le uova eclettiche di Caterina, simboli di vita, bellezza, evoluzione, movimento, energia. È possibile visitare la mostra con ingresso libero da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Monica Bozzi nasce nel 1974 a Sassuolo da famiglia gualdese. Vive e lavora a Gualdo Tadino, è docente di Arte e Immagine presso la Scuola Secondaria di Primo grado Franco Storelli. Dopo la Maturità Magistrale, inizia gli studi presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, diplomandosi in Storia dell’arte nel 1997 con il massimo dei voti, discutendo la tesi “L’attività della Galleria Il Milione e gli artisti che maggiormente hanno frequentato le sue sale dal 1950 al 1970”, con il relatore Prof. Bruno Corà. Approfondisce le tematiche dei Beni Culturali presso la LUMSA di Gubbio e consegue Master e Perfezionamenti su temi storico-artistici e didattici. Lavora presso il Museo Civico Rocca Flea a Gualdo Tadino per alcuni anni, presso l’Ipogeo dei Volumni e il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria a Perugia, qualificandosi come Operatrice Intramuseale, specializzandosi in didattica museale. Impegnata nelle arti visive in generale, da sempre ha nutrito attrazione per l’arte ceramica, in continuità con il territorio e a fronte dell’esperienza trasmessale dal padre e dai tanti artigiani gualdesi, partecipa a mostre personali e collettive, incontrandosi e confrontandosi con diversi artisti ceramisti. Fra le varie esposizioni, ricordiamo la manifestazione a Benevento “Dalla terra all’arte”, dove le viene attribuita la medaglia d’oro da parte della critica con un’opera ceramica; e poi ancora a Perugia, a Fossato di Vico, a Cantiano, a Venezia, con un progetto a cura di Vittorio Sgarbi in una collettiva con artisti quali Dario Fo e José Dalì. A Gualdo Tadino nel 2017 partecipa alla XXXIX Mostra Concorso Internazionale della Ceramica, presso il Museo Civico Rocca Flea.
Caterina Calabresi, nasce a Spoleto nel 1961. Da circa trenta anni risiede tra Gubbio e Gualdo Tadino, è docente di Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Scientifico “Raffaele Casimiri”. Si laurea con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Perugia e, sempre a Perugia, consegue la laurea in Scienze dei Beni Storico Artistici Archivistico Librari e Musicali, con una tesi in Paleografia Diplomatica. Si Specializza in Fotografia e Serigrafia applicata alla ceramica nel 1982 e consegue un Diploma di perfezionamento post laurea in Storia dell’Arte Moderna e in Storia dell’Arte Antica. È cofondatrice del gruppoC come Ceramica”, autrice di saggi storico-artistici “Come una Bella fiaba. Matteo da Gualdo e il Suo Tempo”, edito per il Sistema Museale Umbro nel 2004. Nel 2003 pubblicaCum Tucte le Creature. Gli animali nell’arte”, Delta Grafic Internazionale Standout edizione. Nel 2022 è la volta di “Ogni tempo è buono per cercar reliquie”, Edizioni Era Nuova, Perugia. Dal 1982 ad oggi è impegnata nell’attività artistica, pittorica e scultorea, volta alla ricerca di nuovi linguaggi espressivi, partecipando a qualificate mostre nazionali e internazionali, confrontandosi con artisti tra i più prestigiosi del panorama contemporaneo. Tra le mostre più recenti ricordiamo: “Dalla terra al cielo, dal figurativo all’informale”, presso la Chiesa di san Francesco a Gualdo Tadino, a cura di Catia Monacelli e Francesca Sacchi Tommasi, con la partecipazione di Mogol e Vittorio Sgarbi, promossa dal Polo Museale di Gualdo Tadino. Con l’opera “Monumentum Apuleio” è presente nel Museo del Somaro. Centro per l’Arte Contemporanea a Gualdo Tadino. Hanno scritto per Caterina Calabresi: Mariano Apa, Giovanni Venturini, Luciano Marziano, Massimo Duranti, Edgardo Abbozzo, Mario Rotta, Nello Teodori, Antonio Carlo Ponti, Secondo Sannipoli, F. Bastianini, P. Lattaioli, S. R. Bovini, M. Terzetti, Ugo la Pietra, Catia Monacelli, F. Sacchi Tommasi, Marco Bussagli.