Termina domenica 25 giugno la mostra Massimo Giannoni. L’inganno del vero, che nella Chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino (Perugia), ha fatto registrare un’alta affluenza di pubblico, conquistando letteralmente ogni singolo visitatore. L’esposizione promossa dal Polo Museale di Gualdo Tadino e dalla Casa d’Arte San Lorenzo, con il patrocinio del Comune, è stata curata da Cesare Biasini Selvaggi e Marco Tonelli, ed è visitabile con ingresso libero da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Circa trenta dipinti documentano la ricerca artistica di Massimo Giannoni (Empoli, 1954), a partire dalle sue, ormai iconiche, librerie e biblioteche storiche. Tra materia e memoria, tra sapere e attualità, la sua pittura si caratterizza per una pasta cromatica fatta di spessi strati di colore a olio. La composizione tiene in bilico l’immagine della realtà tra la concretezza dei grumi della pittura e la sua sparizione per eccesso di stratificazioni di materia. Pittura pesante quella di Giannoni, ma allo stesso tempo carnale e viva, in cui lo sguardo è chiamato costantemente a districarsi tra apparizioni e scomparse del reale compresso in interni e in ambienti affollati, dove tutto è portato in primo piano ed esaltato nella sua visione tattile. L’artista toscano conserva la pratica artigianale del lavoro a studio di tipo rinascimentale, tra tubetti di colore, tele, trementina e pennelli, respirando l’eco della migliore tradizione pittorica di una città come Firenze, che egli ha eletto a luogo di vita e di lavoro da molti decenni. “Abbiano scelto come titolo dell’esposizione L’inganno del Vero perché in Giannoni la realtà è presente e ancora riconoscibile – sia essa una biblioteca, la sede di una borsa valori, una piazza o la sala espositiva di un museo – tuttavia non nella sua apparenza, ma compressa nell’intimità dei motivi interni, al confine tra figurazione e astrazione che attraversano come un fiume carsico tutta la sua produzione pittorica”, dichiara Cesare Biasini Selvaggi co-curatore della mostra. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Bandecchi & Vivaldi. L’occasione è utile per visitare il ricco patrimonio della città, con la formula consolidata “un solo biglietto, tanti musei”. Ad accogliere i visitatori una nuova cartellonistica esplicativa del percorso museale, che si articola in centro storico, raggiungibili a pochi passi gli uni dagli altri: Museo Civico Rocca Flea, Museo dell’Emigrazione, Museo della Ceramica, Museo Archeologico Antichi Umbri, Museo del Somaro, Museo Opificio Rubboli. Per ulteriori informazioni www.polomusealegualdotadino.it