In esposizione unica, presso l’Istituto Bambin Gesù, il preziosissimo Calice del Trecento di Duccio di Donato.
Nella Chiesa Monumentale di San Francesco dal 20 aprile al 2 giugno i tesori delle antiche chiese del territorio.

C’è grande attesa per la nuova mostra “Gli arredi del cielo”, circa trenta opere provenienti dalle antiche chiese del territorio di Gualdo Tadino, concentrate in una esposizione di arte sacra che sarà inaugurata sabato 20 aprile alle ore 18.00 nella Chiesa Monumentale di San Francesco e che raccoglie una straordinaria collezione di oggetti di devozione, preziosi paramenti liturgici e arredi sacri. A rubare la scena, già prima del taglio del nastro, la notizia resa ufficiale da una lettera della Soprintendenza alle Belle Arti che conferma, seppur per un tempo limitato, l’esposizione del calice di Duccio di Donato, manufatto preziosissimo, che proprio in occasione dell’inaugurazione, sarà mostrato ai cittadini di Gualdo Tadino e a tutti coloro che sono interessati per la prima volta dal vivo dalle 18 alle 20, presso l’Istituto Bambin Gesù e sarà collocato sull’altare della chiesa delle suore oblate.
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione è prevista sabato 20 aprile alle ore 17, presso l’attigua Mediateca del Museo dell’Emigrazione, con una introduzione alla mostra di Elvio Lunghi, professore associato di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Perugia, che tratterà di pittura e scultura a Gualdo Tadino tra Medioevo e Rinascimento, e di Mirko Santinicchia, professore associato di Arte medievale presso l’Università di Perugia, che parlerà del Calice di Duccio di Donato e della Croce di San Benedetto, opere preziose della Gualdo del XIV secolo. L’evento è curato dal Comitato per il Settimo Centenario Beato Angelo e gode del patrocinio di Regione Umbria, Comune di Gualdo Tadino, Polo Museale Città di Gualdo Tadino, con il sostegno della Farmacia Capeci di Gualdo Tadino.
LA MOSTRA
La mostra nasce da antichi inventari delle chiese di Gualdo Tadino e contiene quelle purtroppo poche, rispetto a un ricchissimo patrimonio precedente, suppellettili ecclesiastiche sopravvissute a furti, incendi e alle due soppressioni di epoca napoleonica e sabauda che svuotarono conventi e chiese e ne dispersero gli arredi. Gli oggetti superstiti sono però di qualità molto sostenuta. Addirittura capolavori unici, come lo splendido calice in argento dorato e smalti traslucidi di Duccio di Donato, che firmò altri calici purtroppo dispersi per San Francesco in Assisi e per la Madonna dell’Umiltà di Pistoia. O le due magnifiche croci in argento sbalzato e smalti, una delle quali ha il nome dell’abate Giovanni da Sassoferrato, che la commissionò nel 1381 per l’abbazia di San Benedetto, a riprova di una committenza che trova pochi confronti nella regione. O, ancora, gli arredi della chiesa di San Benedetto acquistati per la ricostruzione dell’edificio dopo il terremoto del 1751, quando i canonici della cattedrale si affidarono a orafi romani che eseguirono i manufatti con tecnica raffinata in un periodo in cui la Città dei Papi era la capitale mondiale di questa produzione. Ogni pezzo, spesso sconosciuto, racconta una storia, testimoniando la ricchezza culturale e la diversità artistica presente nel territorio gualdese.

INFORMAZIONI
Gli arredi del cielo. Mostra d’arte sacra”
Dal 20 aprile al 2 giugno 2024
Chiesa Monumentale di San Francesco, Corso Italia, Gualdo Tadino (Pg)
Orario: Dal giovedì alla domenica: 10.00 – 13.00; 15.00 – 18.00
Ingresso libero