Martedì primo agosto alle ore 17,00 presso la Mediateca del Museo dell’Emigrazione a Gualdo Tadino, sarà ricordata la figura di Gino Scaramucci con la presentazione del libro “Gino Scaramucci. Comunista, antifascista, amministratore”, scritto da Daniela Mori. La biografia ricostruisce l’esperienza umana e politica di Gino Scaramucci, il primo Presidente della Provincia di Perugia dal 1952 al 1964. La ricerca storica compiuta dalla dottoressa Mori è basata su una consistente documentazione archivistica, per poi trattare a tutto tondo la complessa personalità di Gino Scaramucci, militante e dirigente del Partito Comunista Italiano, che per quasi quaranta anni ne è stato uno dei fondatori e costruttori, sia a livello nazionale, sia in quello umbro. L’iniziativa è promossa dal Comune di Gualdo Tadino con il coordinamento di Catia Monacelli, Direttrice del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti. Dopo i saluti del Sindaco Massimiliano Presciutti, presenta il volume Alberto Stramaccioni, Professore di Storia Contemporanea e Presidente dell’Isuc, interviene la figlia Alba Scaramucci alla presenza dell’autrice Daniela Mori. Gino (all’anagrafe Angelo) Scaramucci nacque a Gualdo Tadino il 17 giugno 1904 da una famiglia numerosa e poverissima. Emigrò come minatore all’estero e nel 1927 entrò direttamente nel Partito clandestino di Parigi, dove operava il Centro estero giovanile del Partito Comunista d’Italia, diretto da Luigi Longo. Intensa la sua attività politica a Parigi e dal 1930 al 1932 frequentò la Scuola Leninista di Mosca. Arrestato a Verona dalla polizia fascista nel 1933, venne condannato al confino a Ponza e a Ventotene, dove conobbe, diventandone amico, Giorgio Amendola. Dal 1936 al 1939 partecipò alla guerra civile spagnola. Venne inviato a Terni subito dopo l’8 settembre 1943 come Segretario Provinciale del PCI, per organizzare la Resistenza e prendere contatti con gli altri esponenti politici antifascisti. Dopo la caduta del fascismo è stato tra i primi quadri dirigenti comunisti a lavorare politicamente, da protagonista, anche nella sua terra umbra, per il rafforzamento dell’organizzazione del partito. Consigliere comunale a Gualdo Tadino dal 1952 al 1956 e dal 1960 al 1966, dopo le prime elezioni per il Consiglio provinciale di Perugia venne eletto Presidente della Giunta Provinciale, carica che mantenne per 12 anni fino al 1964. Proprio per la sua formazione ha conferito all’impegno di amministratore pubblico una forte connotazione politica, segnalandosi per le molte iniziative nel campo economico e sociale.